Andrea degli Impiccati



"[...] Abbiamo già ricordato l'abitudine di dipingere le fattezze di criminali condannati sulle mura della prigione, come manifesti. Racconta il Vasari che dopo la congiura dei Pazzi Andrea del Castagno fu incaricato di dipingere i cospiratori sui muri del Bargello; il pittore li ritrasse appesi per i piedi <<instrane attitudini e tutte varie e bellissime>>. L'opera fu definita <<una perfetta meraviglia>> e incontrò unanime approvazione per le sue qualità d'arte e di somiglianza, al punto che Andrea fu allora chiamato Andrea degli Impiccati. D'altro canto furono ordinate tre sculture in cera grandi al vero dellavittima designata; Lorenzo de'Medici, da porre in varie chiese di Firenze come offerte votive. Quest'opera fu compiuta dall'Orsini, grande modellatore in cera, in collaborazione con lo scultore Verrocchio. [...]".
(Mary McCharty, Le pietre di Firenze, 1956)

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