L’affresco miracoloso, dell’Annunciazione nella Santissima Annunziata



“[…] Nelle chiese italiane le antiche icone miracolose della Madonna […] sono di solito nascoste da un velo e vengono scoperte soltanto in occasione di feste speciali, quasi ad ammetterne la potente magia attribuita dalla credenza popolare. L’affresco miracoloso, dell’Annunciazione nella Santissima Annunziata a Firenze, noto in tutta Italia per i suoi poteri terapeutici è incorniciato da un tempietto di marmo disegnato da Michelozzo, chiuso da uno schermo d’argento e nascosto da una tenda di damasco prezioso che viene sollevata una volta all’anno, per la festa dell’Annunciazione. Come molte icone di miracolosa virtù, la fantasia popolare la crede opera di un agente sovrannaturale o <<aiutante magico>>: un monaco del Duecento, cui si attribuisce la paternità dell’affresco, aveva terminato tutto tranne la testa della Madonna; cadde poi in un sonno profondo e mentre dormiva un angelo dipinse il volto per lui. In altre parole, nessun potere terreste avrebbe potuto cogliere la somiglianza, e la copertura dell’immagine (se fosse stata questione di proteggerla, un vetro sarebbe bastato) implica un tabù. Così il San Giovanni di Santa Trinita che approvò con un cenno del capo Sa Giovanni Gualberto è coperto da un quadro che ne illustra la leggenda, e viene esposto solo il Venerdì Santo. […]”
(Mary McCarthy, le pietre di Firenze, 1956)

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