La Biblioteca Marucelliana

Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
Articolo Pubblicato sulla rivista Firenze Informa del 2004

Molti fiorentini, studenti e non, saranno entrati almeno una volta nell’antica ed elegante Biblioteca Marucelliana di via Cavour.
La Biblioteca, una delle più importanti istituzioni culturali di Firenze, fu aperta al pubblico il 18 settembre 1752. In quell’anno essa conteneva la collezione personale (oltre 6.000 volumi) dell’abate fiorentino Francesco Marucelli che, morendo a Roma nel 1703, aveva deciso di lasciare il proprio patrimonio librario in eredità a Firenze, perché fosse realizzata una nuova biblioteca pubblica per i poveri. Sulla facciata dell’edificio possiamo ancora oggi leggere quel dettato: "Marucellorum Bibliotheca publicae maxime pauperum utilitati". L’abate indicò anche il luogo dove farla sorgere: nel retro del palazzo di via San Gallo (attualmente sede del Dipartimento di Storia dell'Università di Firenze) che, costruito dalla famiglia Castelli, era passato alla metà del Seicento di proprietà dei Marucelli.
La famiglia fiorentina dei Marucelli decise quindi di costruire qui la nuova biblioteca, che nei decenni successivi fu ampliata con ulteriori collezioni di libri, stampe e disegni appartenenti alla nobile famiglia, connotandosi come biblioteca di carattere generale ed enciclopedico. Nei secoli a seguire altri considerevoli accrescimenti giunsero in Biblioteca a seguito delle soppressioni conventuali, granducali e napoleoniche, e infine con l’avvenuta del Regno d'Italia e di Firenze Capitale. A seguito della legge del 1910, che istituiva il deposito obbligatorio degli stampati, alla Marucelliana cominciarono ad arrivare, come continuano a giungere tutt’oggi, tutte le opere stampate a Firenze e provincia. Oltre alle opere di carattere generale, la Marucelliana presenta così numerose pubblicazioni di carattere storico e artistico (tra l'altro, diversi libri di viaggi e una lunga serie di storie locali italiane), trattazioni filosofico-scientifiche, matematiche e naturali, molte delle quali esposte nel monumentale Salone di lettura fatto da settecentesche scaffalature lignee.
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Facciata ed ingresso della Biblioteca Marucelliana in via Cavour

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